Non dimentico. Sono 107 i femminicidi. 24 sono state uccise da percosse, a mani nude. Non dimentico le donne afgane, sempre più sole e con diritti negati, dal 24 febbraio le abbiamo abbandonate: non vanno più a scuola, né all’università, non possono uscire più da sole se non in compagnia di un maschio. Le iraniane e il loro coraggio: gli spari sui genitali e sul seno per punizione. Tra di loro c’è una ragazzina di 14 anni prelevata da scuola che per protesta si era tolta il velo stuprata dalla polizia religiosa. È morta per le lacerazioni vaginali, la madre che voleva denunciare l’accaduto, è sparita. Poche righe sulle testate giornaliste, poi il silenzio. Non dimentico in una delle tante traversate nel Mediterraneo su un barcone, una madre per tenere in vita la sua bambina di due anni le ha fatto bere acqua di mare e questo le ha procurato il coma e la morte. Non dimentico le donne ucraine ma anche le siriane e tutte quelle che devono lottare non solo contro le guerre ma gli abusi che le guerre portano.