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La violenza sulla donne, nelle varie forme che può assumere, stupro, violenza domestica, violenza psicologica, è un tema che ultimamente campeggia troppo spesso nelle pagine dei giornali. Eppure è solo la punta dell’iceberg.

“Amorosi Assassini” racconta una piccola parte di queste storie, 300 per la precisione, grazie alla penna aggraziata di tredici donne del gruppo femminista “Controparola“, composto solo di donne “di penna”, tra cui anche Dacia Maraini. Il libro, uscito nel 2008, raccoglie trecento casi di cronaca, risalenti al 2006, legati in qualche modo alla violenza sulle donne: violenza domestica, sul lavoro, violenza sessuale e così via.

Le notizie sono riportate una per ogni capitolo e riscritte a turno dalle tredici scrittrici, in forma di racconto noir. Un campionario davvero terrificante. Ovviamente i co-protagonisti dei racconti, insieme con le vittime, sono gli uomini. Senza distinzione di classe sociale, dai benestanti ai poveracci, di provenienza geografica, nord sud e centro o di età; tutti uguali, tutti violenti. Dall’altra parte trecento donne morte: uccise fisicamente o mentalmente, ridotte a vegetali. Ciò che terrorizza di più di questo libro, e badate che ce né di che essere spaventati, sono le statistiche riportate nella prefazione. Sono riferite al 2006, e nel frattempo sono sicuramente peggiorate: 112 donne uccise da un marito, un fidanzato o un “ex” e 4500 denunce di donne a polizia e carabinieri per violenze, abusi, aggressioni (Fonte Ministero dell’Interno). La violenza sulla donne, nelle varie forme che può assumere, stupro, violenza domestica, violenza psicologica, è un tema che ultimamente campeggia troppo spesso nelle pagine dei giornali. Eppure è solo la punta dell’iceberg.